Il 2022 è iniziato con un piccolo grande passo per l’Italia, un bivio che per molti versi è possibile definire come storico: l’Anagrafe Digitale della Popolazione Residente (ANPR) è diventata realtà e per la prima volta l’intera popolazione è entrata a far parte di questo grande database elettronico.
Guai sottovalutare un passaggio di questo tipo: il fatto che ogni singolo italiano sia dentro l’Anagrafe Digitale significa aver dematerializzato e assemblato migliaia di piccoli schedari cartacei, il che restituirà vantaggi enormi dal punto di vista burocratico.
Se prima occorreva rivolgersi al proprio Comune di residenza per poter avere qualsiasi certificato, mettendosi in coda allo sportello con tempi e costi complessivi al di fuori di ogni logica per uno Stato moderno, ora tutto è cambiato.
Simbolo primo di questa evoluzione è stata l’immagine di Sergio Mattarella che, in qualità di primo cittadino italiano, ha potuto scaricare per primo il proprio certificato digitale.
Anagrafe e SPID
Avere una anagrafe unica significa portare avanti interrogazioni semplici, ottenere dati aggregati, costruire statistiche ed efficientare la macchina statale. Ma c’è una conseguenza ulteriore che va ad impreziosire il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione: grazie all’ANPR, chiunque ha la possibilità di poter scaricare un certo numero di certificati direttamente da casa, a qualsiasi orario del giorno, senza dover muovere neppure un passo verso lo sportello della propria municipalità.
Nessun costo di benzina, nessun costo di parcheggio, nessun permesso da prendere al lavoro, nessuna marca da bollo: pochi click e il certificato è a disposizione.
Una scelta conveniente dal punto di vista personale, quindi, ma anche un’opzione virtuosa dal punto di vista sociale: la digitalizzazione offre soluzioni sostenibili, di ben minor impatto ambientale, grazie al fatto che il certificato non deve giocoforza viaggiare su carta ed il richiedente non deve spostarsi su gomma per poterlo avere.
Per poter ottenere tutto ciò è sufficiente un solo ingrediente: si chiama SPID ed è il principale passaporto che consente ai cittadini di accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione. Lo SPID, infatti, permette di accreditarsi presso la PA e di poter così ottenere le informazioni o i servizi desiderati. Semplice da utilizzare e sempre più diffuso, lo SPID è pertanto uno strumento irrinunciabile che, soprattutto se applicato all’ANPR, evidenzia quanto la trasformazione digitale sia l’unico vero antidoto a quella burocrazia che per troppo tempo ha gravato sullo Stato.
ANPR: tutti i servizi
Anagrafe Digitale
I servizi che l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente sarà in grado di offrire in prospettiva saranno molti, ma la prima sfornata è già corposa e decisamente importante.
Si inizia infatti con la possibilità di scaricare 14 certificati:
- Anagrafico di nascita
- Anagrafico di matrimonio
- di Cittadinanza
- di Esistenza in vita
- di Residenza
- di Residenza AIRE
- di Stato civile
- di Stato di famiglia
- di Residenza in convivenza
- di Stato di famiglia AIRE
- di Stato di famiglia con rapporti di parentela
- di Stato Libero
- Anagrafico di Unione Civile
- di Contratto di Convivenza.
Come funziona
Per scaricare i propri certificati è sufficiente andare sul sito dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente e seguire il pulsante “Accedi ai Servizi al Cittadino”. A questo punto il sito offre tre opzioni per accedere all’ area riservata: SPID, CIE (carta di identità elettronica) o CNS (tessera sanitaria).
Lo SPID è in termini assoluti il sistema più diffuso e semplice in virtù del fatto che non è richiesto alcun lettore o altra strumentazione hardware, ma è bensì sufficiente conoscere nome e password dell’account registrato e gestire il tutto tramite l’OTP servito dal proprio Identity Provider (registra qui il tuo SPID).
Una volta ottenuto l’accesso con le credenziali spid, è possibile seguire il pulsante “Richiedi certificato”. Si aprirà a questo punto una duplice opzione: la richiesta può essere portata avanti sia per sé che per altri componenti della propria famiglia. Seguendo quest’ultima opzione, compariranno i nomi dei familiari per poter proseguire quindi verso il certificato desiderato.
Se la richiesta viene effettuata per sé stessi, comparirà un modulo nel quale è possibile scegliere i vari certificati utili (possono essere raggruppati nel medesimo documento), il motivo per cui si sta portando avanti la richiesta e quindi la modalità di ricezione. Il documento, infatti, può essere sia scaricato che ricevuto via mail, in entrambi i casi in formato PDF, potendone inoltre vedere il risultato in anteprima.
Il certificato è gratis
Scaricare e stampare un certificato dall’Anagrafe Digitale con queste modalità è cosa completamente gratuita: non soltanto lo si può fare da casa senza alcun costo nello spostarsi, né senza alcun costo di accesso, ma è altresì privo di qualsiasi costo amministrativo o procedurale. Non si paga alcun bollo, quindi, ed i comuni con plurilinguismo consentiranno anche il download in modalità multilingua.
Il tutto offre vantaggi ulteriori a cascata: ogni modifica effettuata sui dati dell’ANPR è istantaneamente condiviso con Agenzia delle Entrate, INPS e Motorizzazione Civile.
Oltre 67 milioni di italiani, il 100% dei comuni: si tratta della concretizzazione di un sogno che l’Italia portava avanti da tempo e dal quale ora ogni cittadino può attingere a piene mani. Per averne diritto non c’è che da esibire il proprio SPID.
Il cambio di residenza è online
L’ultima grande novità abilitata dal portale dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente è la possibilità di cambiare residenza direttamente online.
Il test era in corso fin da inizio 2022, ma a partire dalla fine del mese di aprile il servizio è stato aperto a tutti i Comuni italiani. Il canale d’accesso privilegiato è ancora una volta quello dello SPID, grazie al quale è possibile autenticarsi sia per chiedere un cambio di residenza all’interno dello stesso Comune, sia per spostare la propria residenza in un Comune differente.
Si fa tutto online, con pochi click, accreditandosi per mezzo di uno SPID e senza costo alcuno. Il tempo delle code allo sportello fa ormai parte del passato.